Domani 13 maggio nella memoria della Madonna di Fatima a Levice verrà celebrata la S Messa di suffragio alle ore 17.00 presieduta da don Lino Mela, parroco del Santuario della Moretta in Alba degli Oblati di San Giuseppe, ai quali il Vescovo Marco porge sentite condoglianze.
Il 6 Maggio 2021 don GIOVANNI SAGLIETTI, Sacerdote dei Giuseppini del Marello- Nato a Cortemilia (CN, Italia), il 21 gennaio 1925 con 77 anni di Vita Religiosa e 58 di Sacerdozio è morto a Lima, Perù, presso la clinica “Tezza”. Sepolto nella tomba di Congregazione in Huachipa.
Rimasto orfano di madre quando ancora non aveva tre anni, fu cresciuto dalla seconda sposa di suo papà, che era la mamma del confratello P. Giovanni Blengio, più grande di lui di tredici anni. Fu proprio la testimonianza di questo fratello acquisito, che era già seminarista ad Asti, ad ispirarne la vocazione e a incoraggiarlo ad entrare in Congregazione nell’ottobre del 1937, all’età di 12 anni.
Dopo l’anno di Noviziato ad Alba, emise la sua Prima Professione religiosa come Fratello coadiutore il 30 settembre 1943 e rimase nella comunità del Noviziato come assistente del Maestro P. Lorenzo Franco. Il 3 gennaio 1948 fece la sua Professione Perpetua e pochi mesi dopo fece parte del primo gruppo di missionari che partirono per la Bolivia. Per circa dieci anni, da Fratello, lavorò come catechista e sacrista in vari luoghi: san Pedro de Buena Vista, Porongo e Guaqui. Nel 1958 fu inviato a Lima (Perù) per intraprendere gli studi ecclesiastici in preparazione al sacerdozio. Il 9 marzo 1963 viene ordinato Sacerdote in Barranco (Lima), per le mani di Mons. Ferruccio Ceol, Vescovo francescano, già missionario in Cina. Per alcuni anni rimane a Barranco come economo della comunità e assistente dei Carissimi. Nel 1966 torna in Bolivia ed è parroco a Guaqui. Nel 1971 torna nuovamente in Perù e, dopo, un breve periodo come parroco a Lima (Parrocchia Divino Maestro), trascorre più di 25 anni nella Prelatura di Huari, in un fecondo apostolato missionario. Lavora nelle Parrocchie di Cabana. Tauca, Pallasca, Conchucos e Pampas.
Nel 1986 è incaricato dell’economia nel Seminario di Apolo (Lima). Nel 1995 torna sulle Ande, a Pomabamba, e nel 1998 fa parte della prima comunità nella nuova casa di Cajabamba. L’ultima tappa della sua vita, dal 2002 fino alla morte, è stata la comunità di Barranco (Lima), dove si è dedicato in modo speciale al ministero della confessione e alla visita agli ammalati. In questa casa visse una serena anzianità, circondato dall’affetto dei confratelli e dei fedeli della parrocchia.
- Giovanni era per tutti “Padre Juanito”, amato e rispettato per le sue caratteristiche di uomo umile e semplice, pieno di gioia ed entusiasmo, capace di trasmettere fiducia e serenità a tutti quelli che lo incontravano.
Amava la musica, il canto, la natura e fu un grande apicoltore.
La sua disponibilità per le confessioni e la sua fedeltà alla Messa quotidiana furono esemplari. Nonostante l’età avanzata non volle mai essere servito e desiderava sempre rendersi utile in qualche modo.
È stato l’ultimo testimone del primo gruppo di missionari che spinse la Congregazione nell’America Latina, portando il carisma del Fondatore in Perù e Bolivia.